ALLERGENI ALIMENTARI SUI NOSTRI PRODOTTI
- Arachidi
- Cereali che contengono glutine
- Olio Vegetale
- Anidride solforosa (usato come antiossidante e conservante, per es. nella frutta secca, vino e patate conservate)
- Latte
- Farina
- Cioccolato
- Noci e frutta secca a guscio
- Semi di sesamo
- Senape
- Soia
- Uova
Cosa causa le allergie alimentari?
Il sistema immunitario protegge il corpo da sostanze estranee e dannose (virus, germi ecc.) generando una risposta per eliminarle. Allergia vuol dire essenzialmente “errore nel sistema immunitario” laddove una normale sostanza innocua viene percepita come una minaccia e quindi attaccata dalle difese immunitarie del nostro organismo. Durante una reazione allergica, possono insorgere alcuni sintomi quali: eruzioni cutanee, naso e occhi pruriginosi, starnuti, affanno, tosse, labbra e bocca che prudono, nausea, crampi, gonfiori, vomito e diarrea. Fortunatamente, la maggior parte delle reazioni allergiche agli alimenti sono relativamente leggere ma, in casi molto rari, le reazioni allergiche possono essere addirittura mortali.
Allergia o intolleranza?
Molte persone chiamano allergia o riposta allergica ogni sgradevole reazione al cibo, ma in molti casi è solo un’intolleranza o un’avversione. Le vere reazioni allergiche si verificano subito dopo aver mangiato mentre i sintomi delle intolleranze alimentari impiegano normalmente più tempo a svilupparsi, non coinvolgono il sistema immunitario e tendono a manifestarsi sotto forma di gonfiore, diarrea e costipazione. Un esempio di intolleranza alimentare è quella al lattosio (zucchero presente nel latte), in questo caso gli individui non potendo digerire il lattosio possono manifestare, a distanza di alcune ore, sintomi quali flatulenza, dolore e diarrea.
I più comuni allergeni alimentari
Tutti gli alimenti possono potenzialmente causare allergie, tuttavia, in Europa sono 14 gli allergeni che presentano i maggiori rischi allergici e che sono perciò soggetti a etichettatura legislativa. Degno di nota è che in alcuni casi i bambini possono crescere senza manifestare alcuna allergia alimentare durante tutta l’infanzia, salvo poi risultare allergici ad una o più sostanze alimentari in età adolescenziale o addirittura adulta.